eccomi qui!! vi posto due nuovi capitoli...spero vi piacciano!
buona lettura...
6 CAPITOLO
Quei minuti in silenzio sembravano non finire più, fissavano entrambi un punto indefinito pur di non guardarsi negli occhi. Fu Vale che per spezzare quell’atmosfera di nervosismo generale che si era creato disse sorridendo
- Certo che fra tutte e due ne diciamo di bugie!
Sul viso di Ale si creò una sorta di ghigno. Non voleva che la vedesse ridere, era ancora arrabbiata con lui ma non riusciva a resistere. Poco dopo l’atmosfera diventò di nuovo seria, sapevano entrambi che dovevano chiarire alcune cose. Ale per prima gli chiese scusa perché aveva origliato la conversazione tra lui e Zanfo e non doveva. A quelle parole Vale si sentì in colpa, alla fine anche lui in un certo senso li aveva spiati dalla finestra in corridoio e quindi decise di dirgli tutta la verità o almeno in parte. Non poteva dirle che vendendo lei piangere e abbracciarsi con Jurman avesse provato un sensazione strana che si poteva descrivere solo come gelosia, ma gli raccontò cmq cosa aveva visto!
Dopo di ciò si era ancora creato quel silenzio imbarazzante che fu spezzato da Ale che gli chiese con molta curiosità chi fosse la ragazza di cui si era invaghito! Vale in quel momento di sentì gelare. La stava fissando negli occhi, quegli occhi verdi che lo inebriavano a tal punto da non capire più niente! Erano seduti sul letto, nel frattempo che parlavano, senza accorgersene, si erano molto avvicinati quasi viso a viso. Vale sapeva che non avrebbe resisto molto all’istinto di baciarla e per questo decise di distogliere lo sguardo da lei. Non sapeva cosa dire, cosa fare, cosa inventarsi! Mille paranoie affollavano la sua mente.
Ale lo guardava, aveva capito di averlo messo in difficoltà, la curiosità era tanta ma decise di non infierire e quindi rinunciò a sapere chi fosse la fantomatica ragazza e gli disse
- Vabbè dai non fa niente, un giorno me lo dirai! Però adesso è davvero tardi, andiamo a dormire sennò domani non ci svegliamo nessuno dei due!
Era solo mezzanotte e Vale voleva ancora parlare con lei. Pensava –quando mi ricapita che lei venga nella mia stanza a parlarmi- e con molto coraggio gli chiese se volesse rimanere a parlare un altro po’ per conoscersi meglio visto che entrambi sapevano che in quei 2 mesi non c’era stato nessun tipo di rapporto tra di loro. Ale era stanca morta ma anche lei era curiosa di scoprire cose nuove sul quel ragazzo misterioso, che in apparenza sembrava antipatico ma quella sera si era dimostrato tutt’altro.
Si misero a parlare del più e del meno, Ale sapeva molti scoop della scuola che Vale scoprì solo quella sera , incominciarono a dire anche cosa ne pensavano degli altri ragazzi di “amici” e si fecero molte risate quando scoprirono che entrambi non sopportavano Luca Napolitano. Poi Vale cominciò a parlare della sua vita da cantante che da quando aveva 8 anni che canta, gli raccontò di bravo bravissimo ma non si accorse che dopo un po’ Ale si era addormentata. Era così bella quando dormiva –pensò- non riusciva a distogliere lo sguardo da lei. Voleva sdraiarsi vicino a lei e abbracciarla ma sarebbe stata una mossa troppo azzardata e non vedendo tornare Carlo pensò che anche quella sera avrebbe dormito da Serena. Quando facevano tardi era sempre così, e quindi si mise sull’altro letto e si addormentò fissando ancora il viso di Ale.
La mattina seguente Ale si svegliò e si accorse subito che quella non era la sua stanza. Nell’altro letto vedeva un cespuglio, erano i capelli di Valerio che spuntavano dalla coperta. Si avvicino e delicatamente li accarezzo, era così tenero e dolce quando dormiva. Quei pensieri erano la prima volta che attraversavano la sua mente. Un sospiro di Valerio la fece sobbalzare, pensava di averlo svegliato. In effetti Vale era sveglio, ma non voleva che finisse mai quell’attimo. Dopo un po’ si sentì bussare alla porta, era Carlo che urlava
-Valerio svegliati e aprimi sta porta!
Alessandra non sapeva cosa fare, Valerio aprì gli occhi e la vide lì accanto al suo letto. Non ebbero il tempo nemmeno di dirsi buongiorno e dare spiegazioni generali. Vale andò ad aprire la porta scocciato e vide Carlo che ancora si doveva preparare. Carlo entrò correndo e Lì per lì non si accorse di Ale poi quando la vide si girò verso Valerio e gli sorrise come per dire “ce l’hai fatta!”. Lui sapeva i sentimenti che provava Vale e fece 2+2. Alessandra vedendo quel gesto disse molto agitata
- non è come pensi tu? Non è successo niente! Eh solo che mi sono addormentata qui mentre parlavamo
Carlo per calmarla gli disse che non c’era bisogno di giustificarsi, può succedere! Ale era diventata rossa in faccia! Andò in corridoio e Vale la seguì per un momento e le disse:
- Non ti preoccupare per Carlo, sa mantenere un segreto, anche se non è successo niente! Cmq ti va se questa sera replichiamo visto che tutte e due siamo i soliti a rimanere in hotel da soli.
Ale gli rispose ancora molto imbarazzata e nervosa che ci avrebbe pensato e glielo avrebbe detto più tardi. Lo salutò con un frettoloso -ciao- e si avviò verso la sua camera.
7 CAPITOLO
Erano passati alcuni giorni da quella sera. Ale e Vale avevano stretto il loro rapporto, anche perché, ormai come appuntamento fisso, si incontravano ogni sera nella stanza di Vale a chiacchierare un po'
Poi ci fu un sabato. Un sabato speciale che però iniziò malissimo. Ale il pomeriggio aveva appreso da tutti i prof che l’avevano messa in sfida e che l'avrebbe affrontata una settimana dopo. Quando arrivò la sera e tutti tornarono nel residence Ale andò come al solito nella stanza di Vale e parlando con lui gli confidò che aveva paura di uscire, non si sentiva all’altezza della sua sfidante. Vale provava a rassicurarla a farle capire che nessuno la poteva battere perché lei era la migliore, ma le parole non servivano! Allora vedendola in lacrime, gli si strinse il cuore e l’abbracciò. Erano sdraiati sul letto, ormai c’era più confidenza tra loro. Rimasero a lungo in quella posizione, fino a quando Ale rassicurata si voltò verso di lui e gli disse:
- Grazie Vale.
- Di cosa?
- Perchè quando sono triste, mi sei sempre vicino
Vale non sapeva cosa dire perché quegli occhi verdi ancora una volta lo colpivano talmente tanto da mandarlo in confusione.
"Baciala" gli disse la coscienza, "baciala è il momento giusto!"
Ma lui non se la sentiva, non voleva rovinare quel momento. Sapeva che non servivano altre parole e quindi la strinse ancora più forte a lui. Non voleva che si sentisse sola e quell'abbraccio così lungo e intenso le avrebbe fatto capire che lui in ogni momento gli sarebbe stato vicino.
Ale in quel momento di sentiva strana. Ormai si era tranquillizzata,
-Vale sa sempre cosa fare- pensò.
Si sentiva protetta tra quelle braccia, sapeva che lì nessuno l'avrebbe fatta soffrire e non avrebbe mai voluto staccarsi. Dopo un po' sentì il respiro di Vale farsi più profondo, si era addormentato. Ale da quella posizione aveva una visione bellissima del suo viso. Incominciò ad osservarlo più attentamente, la pelle liscia, i capelli setosi che sfioravano il viso e quelle labbra così carnose ...
"bacialo" le disse la coscienza " bacialo tanto sta dormendo e tu lo vuoi"
Per la prima volta diede retta a quella vocina. Si stava avvicinando a quelle labbra irresistibili quando sentì dei passi. Si avvicinavano sempre di più. Ale però non si allontanò, l'istinto di baciarlo era ancora vivo dentro di lei, ma non sapeva che quei passi avevano svegliato anche Vale. Infatti poco dopo Vale aprì gli occhi e la vide ad un centimetro da lui. Di nuovo quegli occhi profondi, dove ogni volta ci si perdeva. Rimase immobile per alcuni secondi, non voleva rovinare quell'attimo, non voleva rovinare quel rapporto che si era creato con lei. Aveva paura che l'avrebbe rifiutato se avesse fatto lui il primo passo. Quel momento bellissimo per entrambi fu spezzato dal cellulare di Ale che incominciò squillare e sul display comparve il nome di Martina.
- Pronto?
- Ciao Ale! dove sei?
- Sono nel residence
- Ti va di venire giù nella hall, sono con adriano!
- no dai Marty sono stanca non mi va.
- sei la solita pigrona
Ale concluse quella chiamata con più rabbia del solito. Poi si girò verso Vale un po'imbarazzata e imbronciata e gli disse
- Adesso è meglio che vado a dormire
- Non ti va di rimanere un'altro po'- rispose Vale sperando in una risposta positiva
- No dai, ti sei anche addormentato, si vede che sei stanco anche tu!
- Non ho sonno! Mi ero stavo solo riposando gli occhi - rispose ridendo.
Ale non voleva andare via, ma rimanere quella volta, avrebbe avuto un significato diverso. Non sapeva cosa fare! Cosa avrebbe pensato lui se fosse rimasta?? Come al solito le paranoie le invadevano la mente. Vale la vide incerta, e con convinzione la girò prendendola di fianco e le disse
- So che vuoi rimanere, dai ci abbracciamo soltanto come prima e parliamo!
Quelle parole rimbombavano nella testa di Ale, -aveva capito che volevo baciarlo- pensò per un momento. Poi si lasciò cadere tra le sue braccia e continuarono a parlare tutta la notte fino a quando non si addormentarono.
SPERO VI PIACCIA!! MIRACCOMANDO COMMENTATE!